Athor, Leo e Alf si addentrano nello stretto cunicolo; alla meno peggio si fasciano le ferite e con un “giochetto” di Leonida creano una zona di buio magica che però permette loro di vedere. Così’ facendo superano una stanza totalmente distrutta da un incendio per venire aggrediti da una strana creatura pallida, prontamente inchiodata a terra da Athor. Il problema più serio si ha quando entrando in una stanza con una cassa il pavimento, sporco e umidiccio, inizia a muoversi ed una gigantesca massa gelatinosa attacca Orlowitz. I colpi di Leo e Alf lo scalfiscono a malapena ma la mutazione magica evocata da Leonida che tramuta parte del corpo argilloso della creatura in pietra lo trasforma in una poltiglia inerte.
Successivamente muovendosi silenziosamente sentono in lontananza le tracce dei pirati, a diecine sia nelle stanze adiacenti che nei piani inferiori e quindi decidono di riposarsi in un cortiletto interno, una specie di piccolo cimitero con un mausoleo.
Ma in quel posto le piante crescono in fretta e impauriti da questo fenomeno decidono di forzare il mausoleo e di riposarsi al suo interno. Mentre Alf viola la serratura altre 2 di quelle bianche creature attaccono il gruppo ma Athor riesce a rallentarle fino a che tutti non sono entrati dentro.
Dopo aver recuperato le energie i personaggi decidono di non esplorare i livelli inferiori della tomba poiché si sentono i vocii di innumerevoli pirati e trovano nel livello corrente un nuovo passaggio verso il sottosuolo, questa volta pare silenzioso.