Gli assi oscuri

Mentre il gigante di ferro si ergeva sopra George Webber e l’invisibile Patrik Phoenix in un altro angolo del magazzino uno uomo magro ed emaciato lottava per riprendere coscienza. John Lombardo aveva combattuto con Briareus, il gigante di metallo e malgrado il suo aspetto debole grazie al suo potere di asso era riuscito a tenergli a bada.

John era magro ma forte, fortissimo e grazie alla mutazione dello Xeno virus Takis-A si era illuso di poter competere con il gigante di metallo che era stato chiamato Briareus dal capo del suo gruppo, un uomo dalle sembianze di un diavolo. Dopo una breve lotta uno dei colpi micidiali di Briareus è arrivato a segno facendo perdere immediatamente coscienza a John, un colpo che per una persona che non fosse stata un asso sarebbe stato l’ultimo.

Ma cosa voleva quello strano gruppo? John insieme al suo gruppo voleva rapinare quei narcotrafficanti per finanziare il loro gruppo di persone “speciali” ma ad un tratto è comparso l’uomo diavolo e poi i loro compagni: il gigante di ferro Briareus ed altri quattro compagni.

Era scaturito un combattimento e John si era lanciato su Briareus per poi risvegliarsi da solo insieme a Briareus e ad altre persone “speciali”. L’uomo con le mitragliatrici e quella persona che non riusciva a vedere. Poi ad un tratto tutti si sono rivolti contro l’energumeno di ferro ma i colpi dei proiettili parevano rimbalzargli addosso fino a che George ha usato una arma strana, una specie di fucile che emetteva onde di suono.

A quel punto Briareus è fuggito ma dopo poco ha perso i sensi a causa dei danni “invisibili” che quella arma gli aveva provocato.

Nel frattempo, all’insaputa di tutti una battaglia avveniva in un altro luogo tra due persone capaci di “spingere” con la mente.

Philip Piercing, dalla casa accanto, ha avvertito una presenza che lo sfiorava per prendere coscienza della sua esistenza. Ha fatto appena in tempo ad alzare le sue difese mentali che ha resistito a malapena ad una intrusione nel suo sistema mentale, per controllarlo. Fortunatamente questo attacco ha reso nota a Philip la posizione del suo avversario. A quel punto ha fatto appello alla sua forza di volontà per sparire e materializzarsi vicino all’attaccante. Sparando a distanza ravvicinata 3 colpi con la IM1 automatica ha trasformato la battaglia da mentale a fisica. Quando uno dei colpi ha trapassato il cranio del nemico ha smesso di sentire la sua pressante presenza nella mente. Per sempre.

Terminato lo scontro i poliziotti nella figura di Adam Potter hanno inizialmente avuto paura di queste persone che li avevano salvati dalla furia delle 3 tonnellate di ferro per poi allentare la tensione liberandoli dalle manette. In ogni caso li hanno fatti accomodare sulle volanti della polizia per interrogarli al commissariato.

Non sono mai arrivati al commissariato. Durante il viaggio i compagni di Briareus hanno attaccato a sorpresa il convoglio.

Un getto di fuoco ha raggiunto la macchina di George e Philip. Mentre il primo è rimasto intrappolato dalla esplosione dell’auto rimanendo gravemente ferito, Philip è riuscito a smaterializzarsi poco lontano individuando l’asso che aveva generato il fuoco ed addormentandolo premendo sulla sua mente resa vulnerabile dallo sforzo di controllare il fuoco. John, in un’altra macchina, ha dovuto lanciarsi fuori quando un’onda sonica ha compresso violentemente l’auto in moto e si è fatto scudo con la portiera della voltante.

Nel frattempo l’uomo dall’aspetto di demone aveva fermato con le nude mani una delle auto, devastandola ed aveva liberato il gigante che era trasportato con un tir della polizia.

Una volta gli “assi oscuri” avevano salvato il loro amico Briareus si sono allontanati.

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